Buco della sabbia

Siete appassionati di speleologia e archeologia? La preistoria vi attrae? Allora questa escursione fa per voi.
Il Buco della Sabbia è una piccola grotta situata a 445 metri sul versante sud orientale del Monte Cornizzolo; è costituita da due camere facilmente accessibili, una terza camera più piccola e completamente buia con annessa cista litica e un’ultima concamerazione allungata.

Questo luogo deve il suo nome al fatto che i primi speleologi e archeologi dovettero rimuovere con pazienza i vari strati di sabbia, che nell’arco dei millenni si erano depositati nella grotta, prima di potersi addentrare e scoprire le tracce di antiche civiltà sepolte tra una superficie e l’altra. La particolarità e la specificità di alcuni di questi reperti hanno portato al riconoscimento de la cultura di Civate come una facies originale dell’età del Rame (2600-2500 a.c.). Oltre agli oggetti sono state trovate ossa di animali “domestici” come il cane o il cavallo ma anche di animali selvatici sia montani, come il gallo cedrone e il cervo, sia lacustri. Soprattutto, nella terza camera sono stati trovati resti umani seppelliti in modo rituale con corredi e utensili, o depositati ordinatamente nella cesta litica per far spazio a nuove inumazioni. Più “recentemente”, il Buco della Sabbia fu utilizzato come riparo dai soldati romani che controllavano il vicino Dosso della Guardia, come testimoniato dal ritrovamento di oggetti di epoca romana (in particolare una moneta del III secolo d.c.).

Buona parte di questi reperti è oggi esposta al Museo Archeologico del Palazzo Belgiojoso di Lecco

Per visitare il Buco della Sabbia occorre munirsi di torcia e seguire le indicazioni che dalla frazione Pozzo onducono alla grotta in circa 25 minuti di cammino.

Escursione sconsigliata a chi ha paura dei pipistrelli o soffre di claustrofobia.