I luoghi sacri lungo l’itinerario rivelano l’origine antica dei culti che si sviluppano da un’epoca precristiana (fons sacer, sass preguda, sass del popp, sassi coppellati) fino al periodo cristiano con la massima espressione religiosa, architettonica ed artistica della basilica di S. Pietro al Monte.
Luoghi di antica memoria, chiese, cappelle votive più recenti sparse a diverse altezze e su tutti i versanti del Monte Cornizzolo. Ricordiamo ad esempio il santuario di S. Miro, in valle Ravella (costruito accanto al luogo in cui questo eremita trecentesco, nativo di Canzo si sarebbe ritirato a condurre una vita di preghiera e solitudine) accanto alla fonte miracolosa che il santo avrebbe fatto scaturire come dono ai suoi compaesani durante una tremenda siccità; l’oratorio di S. Tomaso a Valmadrera; l’oratorio dei Santi Nazaro e Celso a Civate (loc. La Santa); la chiesetta di S. Maria della Neve che domina Pusiano e il suo lago, quella di S. Martino a Valmadrera con l’effige miracolosa di Santa Maria Veteris, una dolce Madonna del Latte protettrice delle partorienti; la “Crus da Fer” che domina la cima del Cornizzolo, dedicata al Divin Redentore.
Il Gir di Sant può essere percorso a tappe sfruttando la sentieristica locale. Una volta all’anno, nel mese di giugno, in occasione della ricorrenza dei Santi Pietro e Paolo, viene organizzato il giro del periplo del Monte (25 km) in una notte di cammino e silenzio che si conclude con la messa del mattino.