In questo periodo panieri e ceste di vimini venivano tirati fuori dalle cantine e tutti si accingevano alla raccolta; il lavoro si concentrava in poche giornate durante le quali si raccoglievano i frutti caduti a terra e si perticavano quelli ancora chiusi sui rami. Il frutto era disponibile da settembre fino a marzo e costituiva uno dei principali elementi della dieta invernale delle famiglie; tutto quello che non veniva consumato – la maggior parte – veniva conservato nel suo stesso riccio oppure essiccato e destinato alla vendita.
Andare a far castagne è una consuetudine che arriva da allora e che spesso viene recuperata per vivere un momento di condivisione all’aria aperta, per questo vi consigliamo due luoghi vicini al crotto dove andare a raccogliere.
Sentiero veloce
Il primo è raggiungibile con una breve passeggiata di 10 minuti; si percorre l’inizio del cammino per la Basilica di san Pietro al Monte e, prima della frazione Oro, si prende il sentiero tra i muretti a secco che taglia a destra verso il fiume.
Sentiero ai Laghetti
Il secondo richiede una mezzoretta di cammino e conduce alla zona dei “Laghetti”, sopra la frazione di Linate. Dal crotto ci si incammina in direzione San Pietro e, prima della frazione Oro, si prende il sentiero 11 che trovate alla vostra sinistra. Superata la baita di Linate, dopo circa 10 minuti troverete sulla destra una fonte e il cosiddetto “Prato Rossino” da cui si gode di una vista magnifica (la foto del post è stata scattata proprio qui) e dove si possono trovare alcuni Castagni, aggiungendo altri 5 minuti giungerete nella zona dei “Laghetti” dove ci sono altre piante e prati.